Un torneo transfrontaliero unico nel suo genere, con un comitato organizzatore distribuito su tre Stati dell’Unione Europea, l’attenzione sia per il settore maschile che femminile, e la crema del calcio mondiale in vetrina. Sono le caratteristiche del Torneo delle Nazioni “Città di Gradisca”, che nel 2018 continua a crescere: ben 28 le nazionali ai nastri di partenza, 16 nel torneo maschile (erano 12) e 8 in quello femminile.
La prima edizione del torneo , inizialmente ribattezzato “Europa Unita” risale al 2004, per rendere omaggio alle 10 nazioni europee che entrarono nella Comunità Europea, tra cui anche la vicina Slovenia. L’idea di un torneo delle nazioni della Comunità Europea nacque dall’allora Presidente della Provincia, nonché Presidente del C.P. Coni Gorizia, Giorgio Brandolin, e dall’allora Sindaco di Gradisca Franco Tommasini lungimiranti sul concetto del “transfrontaliero” e sull’idea che prima ancora della politica doveva essere lo sport ad abbattere i confini territoriali e culturali.
Fin dalla prima edizione, nell’elenco delle squadre partecipanti al torneo è stata inserita la prima squadra transfrontaliera di un torneo giovanile di calcio: “FC Go &Go”, composta per metà da giocatori della Provincia di Gorizia e per metà da giocatori della regione Statistica di Nova Gorica. Esperienza davvero più che positiva sia da parte italiana che slovena ma che si è dovuta interrompere nel 2012 per impedimenti burocratici. Infatti l’internazionalità del torneo ha fatto sì che il regolamento venisse approvato e sottoscritto dalla FIFA, ma le regole internazionali così applicate non prevedevano la possibilità di partecipazione di squadre di “nazionalità mista” e da qui l’inevitabile decisione di sospendere l’esperienza transfrontaliera del “FC Go & Go”
Il Torneo nasce appunto con l’idea di un sano confronto tra le nazionali europee U16: la svolta nel 2008 quando si è aggiunta anche una squadra non europea: Israele.
Dal 2009, il Torneo si apre definitivamente al resto dei continenti, ottenendo un successo davvero insperato: le richieste di partecipazione hanno da subito superato i posti disponibili tant’è che gli organizzatori hanno ipotizzato che nelle edizioni successive sarebbe diventato necessario ampliare la formula a gironi del torneo.
Dal 2009 il torneo comunque cambia nome e diventa “Torneo delle Nazioni”, fermo restando che la modalità di svolgimento rimasero le stesse come la voluta collocazione dello stesso a supporto e in parallelo al “Torneo Internazionale Città di Gradisca – Torneo Nereo Rocco” che ricordo nasce nel 1985 come torneo internazionale giovanile di club.
Con la trasformazione del “Torneo Europa Unita” in “Torneo delle Nazioni” viene coinvolta oltre alla Slovenia già presente nell’organizzazione fin dalla prima edizione, anche l’Austria.
Da ciò si evince che al torneo viene data la massima valenza transfrontaliera non solo sportiva, ma anche politica e sociale: unico nel suo genere con nazionali U16 che suddivise in gironi disputano le partite sia sul territorio italiano che sloveno che austriaco.
A partire dal 2016 altre due novita’ significative: la manifestazione maschile diventa un torneo ufficiale per una categoria sperimentale, l’ U15, e si apre anche al calcio “in rosa”, subito cresciuta di livello l’anno successivo con ben 4 nazionali della “top 10” del ranking Fifa.
Impressionanti le cifre organizzative: 4.800 pernottamenti per il torneo maschile e 2.880 per il torneo femminile (8 squadre per 40 membri di delegazione per 8 giorni), cui vanno aggiunti gli almeno 500 fra parenti, tifosi, tecnici ed osservatori da tutto il mondo, per un totale di oltre 11.500 soggiorni. 22 i campi da gioco coinvolti nelle quattro province del Friuli Venezia Giulia, 8 i campi della Slovenia, 6 quelli in Austria. piu’ di 70.000 gli spettatori (l’ingresso alle gare e’ rigorosamente gratuito), trasporti garantiti con 21 pullman per 9 giorni e un totale di 40.000 km percorsi.